Presentazione

La nostra scuola: identità, insegnamenti e storia.

L’Istituto Comprensivo di Centola, che comprende i tre ordini di scuola di base e raccoglie la popolazione scolastica dei comuni di Centola e Pisciotta , ricerca il senso reale dell’autonomia nella capacità di collegarsi con il territorio, attraverso il coinvolgimento dei suoi Enti, delle agenzie che ne interpretano le vocazioni e i bisogni, anche al fine di creare un comune terreno d’intesa che orienti l’impegno di ciascuno verso valori condivisi e sostenibili.

Il bacino d’utenza della scuola è caratterizzato dai seguenti aspetti geografici ed economici:

»      Area Marina a sviluppo turistico – alberghiero
»      Area collinare a sviluppo agrituristico
»      Attività artigianali che vanno scomparendo e che la scuola intende recuperare
»      Piccole imprese a conduzione familiare
»      Risorse locali  (gruppi sportivi, Pro-Loco, associazioni di volontariato, parrocchie…).

Gli Enti Locali, a favore della scuola, si impegnano con la messa a disposizione di mezzi di trasporto per le uscite sul territorio e con interventi finanziari di manutenzione degli edifici e di acquisto di sussidi.

I servizi essenziali sono garantiti, nonostante le difficoltà logistiche legate all’estensione del territorio e alla rete stradale poco idonea.

Le bellezze paesaggistiche, la tradizione eno-gastronomica di tutto rispetto, il caloroso senso dell’ospitalità radicato nella cultura locale, i centri storici dagli scorci pittoreschi e la campagna con la sua offerta di prodotti rigorosamente biologici, rappresentano punti di forza  per il rilancio e la valorizzazione dei piccoli centri abitati.

L’ identità dell’Istituto può essere, a ragion veduta, rappresentata attraverso l’acrostico M.A.R.E., richiamante l’elemento naturale che meglio ci contraddistingue nello spazio e nel tempo e che condensa in sé memoria ed evidenza presente, sviluppo e conservazione:

  • M di MUSICA, cifra distintiva dell’indirizzo di studi a cui l’IC afferisce, ma anche input per tessere scambi e partnership su scala nazionale, nello spirito di una concertazione che, oltre alle note, nasce dagli intenti del conoscere l’altro da noi; grazie ad azioni programmatiche centrate su eventi storico-culturali in cui la musica si fa manifesto, sfondo integrato e collante sociale, “accordando col diapason dell’arte” sentimenti, percezioni e stati emotivi, i nostri studenti vivono in armonia, imparando a condividere un quid comune voluto e realizzato con le loro energie ;
  • A  di APERTURA, parola-chiave che non ci spinge solo a “decifrare gli alfabeti informali” dell’extra-scuola, a decentrare su un territorio articolato e composito, tra arte  e natura, le nostre comuni aule, ma che si realizza attraverso la sperimentazione multidirezionale della continuità educativa (scuola-famiglia, Istituto-Enti, Plessi di provenienza-altre realtà educative a cui gli studenti in uscita si iscrivono….), all’insegna di una circolarità comunicativa che, all’interno di piccoli centri quali i nostri, è di certo più immediata;
  • R come RESILIENZA, vista e intesa come risposta adattativa efficace ai cambiamenti di cui la scuola diviene, giocoforza, bersaglio e, al contempo, termostato; ne è stato valido banco di prova il periodo della pandemia che ha fornito pretesti, input e bisogni che hanno “germinato” risultati inattesi (didattica a distanza, nuovi approcci metodologici, semplificazioni e rimodulazioni organizzative, rafforzamento delle competenze digitali dell’utenza e del personale, ma anche esplorazione di potenzialità educative, criteri e sistemi di comunicazione facilitata, messi a regime anche post quem);
  • E di EDUCAZIONE, che – da etimologia – è la capacità, motivata e sempre aperta a nuove sfide, di “e-ducere”, di tirar fuori dai nostri destinatari il frutto di saperi, nozioni, abilità strumentali, procedure…che vanno a comporre le sfere di personalità complesse e sfaccettate, strette tra incognite e vantaggi del futuro; l’IC SPERANZA.-CENTOLA preferisce ragionare in termini di EDUCAZIONI, declinando al plurale una finalità trasversale e onnicomprensiva  che poi docenti e professionisti a vario titolo concretizzano in percorsi di alimentazione, sicurezza, affettività, ma anche in curricula unici aderenti alle specificità del contesto (conoscenza delle specie floristiche e faunistiche del Parco Nazionale del Cilento, approccio alla pesca delle alici con le reti “menaica” a nostro esclusivo appannaggio, decodifica di dialetti antichissimi che mescolano prestiti arabi, greci, franco-ispanici e latini, ricostruzione delle suggestioni epiche e mitologiche che lambiscono Palinuro, studi mirati alle architetture bizantine e medievali di conventi e santuari che Pisciotta, Centola, Foria, San Severino conservano…..). ECCO, QUINDI, TUTTA LA MAGNIFICENZA DEL NOSTRO M.A.R.E. DA A-MARE!

Dal 24 febbraio 2005, l’Istituto è intitolato alla memoria del Maestro Gaetano Speranza.

 “Con vero dispiacere lascio la Scuola e i fanciulli, i cui volti saranno sempre vivi, nel mio animo, e mi faranno rivivere le ore trascorse nelle aule scolastiche”.

Maestro Gaetano Speranza
21-11-1889 

2-10-1975